Il virus da “dimostrazione di efficienza” che nella giornata dell’8 agosto ha colpito il Governo centrale che in poche ore ha partorito un decreto Omnibus da lasciare senza parole persino l’opposizione, nelle stesse ore contagiava il Consiglio Regionale Pugliese che, riunitosi in concomitanza dei colleghi di Roma, ha approvato una profusione di provvedimenti multidisciplinari tutti opportuni e centrati in un clima di collaborazione proficua che anticipa la pausa estiva.
Se non fosse che la Giunta pugliese per sua natura (SX) non può essere filogovernativa la giornata di ieri, così fruttuosa di provvedimenti da cui ripartire in autunno, dimostra che al di là dei paletti di colore politico, quando c’è volontà il Consiglio regionale si trasforma in un vaso di Pandora colmo di buone cose.
Troppe volte le beghe politiche mosse in aula solo per ostacolare i lavori produce disallineamento tra i buoni propositi e i propositi personali.
E non c’è nessuna garanzia che il risultato elettorale trovi adeguata risposta sui territori: la scollatura di “piazzare” l’uomo in un collegio che non gli appartiene, senza alcuna conoscenza del territorio e senza, per dirla tutta, neanche la voglia di farlo, è la cifra della politica che se ne sbatte allegramente dell’elettore.
Se il cittadino medio rifugge la cabina elettorale è all’arroganza dei grandi partiti che bisogna addebitarne le cause.
Ed è proprio questo il gap che le liste civiche si prefiggono di colmare. Partire dalla base per ricostruire il rapporto leso con il contesto lavorativo e urbano cercando di rinsaldare una fiducia caduta nel trituratore delle segreterie di partito, dell’incarico all’amico e delle leggi ad personam.
Grazie all’elettore disilluso, quello che le ha provate tutte “ma sono tutti uguali”, l’impegno civico, nella nostra regione, si sta imponendo alle cronache come nuovo fenomeno da studiare. In una logica di costruzione passo dopo passo, si è instaurato un rapporto di costruzione reciproca e condivisa con la base che si allarga a macchia d’olio coinvolgendo nuovi curiosi ed estimatori.
Una linea che, tassello dopo tassello, sta costruendo un’impalcatura capace di non fare dormire sonni tranquilli agli uomini dalle certezze granitiche.
Se dal cdx non si registrano movimenti degni di nota è ai civici CON e SENSO CIVICO che le agenzie di stampa dedicano ampio spazio.
Un passo alla volta i due movimenti civici si sono saputi porre al centro del dibattito politico e, in assenza di contenuti dalle altre sponde, stanno dominando la comunicazione e le nostre letture sotto l’ombrellone.
Michele Boccardi, coordinatore regionale del movimento politico CON, nei giorni scorsi ha ufficializzato l’apertura a SENSO CIVICO dell’ex assessore Alfonso Pisicchio, condividendone appieno l’urgenza di una nuova legge elettorale che scongiuri le storture delle ultime amministrative.
“L’attuale procedura – ha più volte commentato Alfonso Pisicchio rimasto fuori dall’Assise regionale nonostante il 4,16 pieno di percentuale di consensi – agevola solo i grandi partiti mortificando il vero risultato espresso dall’elettorato”.
I due esponenti pensano così ad un patto federativo tra i rispettivi gruppi per le prossime elezioni amministrative e annunciano grandi convention in autunno, perché il confronto, prima, passa dai tavoli cittadini.
E’ in un’ottica semplicistica richiudere i due movimenti in un alveo squisitamente di CSX: per la sagacia e l’esperienza dei due uomini politici e per la lunga esperienza sul territorio di Alfonso Pisicchio è prematuro giungere a conclusioni.
Il capoluogo dauno con le amministrative ottombrine alle porte sarà il primo laboratorio sperimentale da cui partire con proposte concrete. Solo dopo si potranno verificare le reali potenzialità su cui costruire nuove aperture e alleanze.
Di certo sia Boccardi che Pisicchio difenderanno a denti stretti il risultato odierno che ha consegnato al dibattito politico due gruppi politici alternativi con le carte giuste per essere sfidanti temibili o preziosi alleati, protagonisti in ogni caso.
La carta vincente di rifuggire dalla logica della “poltrona per ogni stagione” mette al riparo l’ex Onorevole e l’Ex Assessore da qualsivoglia approssimazione personalistica di smania di potere e su questo punto i giudizi sembrano piuttosto unanimi a giudicare dai consensi in continua crescita.
Bari, 09/08/23
L’Editoriale di Cristina Negro