INCREMENTARE LE RISORSE PER RSA E CENTRI DIURNI CON UN FONDO VINCOLATO. PERRUGGINI: GLI ANZIANI SIANO AL CENTRO DELL’AZIONE POLITICA DEL GOVERNO MELONI
E’ possibile incrementare risorse a sostegno delle strutture socioassistenziali?, e come preservarle da abili giochi di prestigio che li facciano sparire prima che i legittimi assegnatari ne vedano la sostanza? Se lo chiede a gran voce Antonio Perruggini, in rappresentanza delle strutture che accolgono persone anziane e disabili, con una lettere aperta indirizzata al Sottosegretario del Ministero della Salute, Onorevole Marcello Gemmato, per conoscenza ai Senatori Zaffini e Zullo rispettivamente Presidente e Capogruppo della Commissione Sanità Senato della Repubblica.
“Preg.mo Sottosegretario
nella convinzione della accurata attenzione che il Governo e il Parlamento sta dedicando al settore “Anziani” anche con la Legge Delega 33 del 2023 è doveroso sottolineare l’assoluta necessità di prevedere e assegnare risorse vincolate al settore delle RSA e dei Centri Diurni.
In Puglia, come nel resto di Italia, i servizi di assistenza semiresidenziali e residenziali garantiti dalle strutture sono fondamentali per la tenuta dell’intero sistema di assistenza pubblico ove l’opera delle strutture rappresenta un irrinunciabile riferimento qualificato capace di assistere la parte più fragile della popolazione anziana e disabile.
L’assegnazione di somme vincolate al settore, condivisa con il Ministero dell’Economia e Finanze, consentirebbe la direzione obbligata per le Regioni affinchè in tali strutture possano essere assicurati standards organizzativi univoci su tutto il territorio nazionale con particolare riguardo alle risorse inerenti i LEA e all’incremento delle retribuzioni del personale.
Con l’istituzione di un fondo vincolato i Decreti attuativi della Legge Delega potrebbero assicurare alle strutture ma soprattutto ai cittadini la garanzia di servizi efficaci e ben monitorati dai Ministeri competenti affinchè le Regioni, senza distrazione alcuna, assicurino Livelli Essenziali di Assistenza più esigibili sul territorio guardando al tempo stesso alla necessità di incentivare e equiparare le risorse umane dedicate in una unica contrattualizzazione del lavoro per il settore RSA e Centri Diurni quanto più in armonia con i minimi tabellari retributivi dei contratti pubblici e quindi incidendo anche sul noto problema che vede l’esodo di numerose figure professionali (Medici e Infermieri in primis) verso strutture pubbliche o addirittura all’estero.
In tal senso, un fondo vincolato potrebbe indicare attraverso il sostegno alle tariffe di assistenza la migliore attenzione al problema ottimizzando e incrementando quindi l’assegnazione di ulteriori risorse finanziarie, la programmazione dei fabbisogni di assistenza, le retribuzioni del personale e la qualità dei servizi.
Siamo certi della sensibilità del Parlamento e dei Ministeri competenti affinchè questa epoca possa passare alla storia unitamente all’opera di rivisitazione del settore con la persona e i care giver formali e informali sostenuti dalla nuova e nobile visione del Governo Meloni“.
Bari, 06/08/23
di Redazione