Alla vigilia del voto del prossimo 25 settembre, in questo tempo segnato e ferito da povertà vecchie e nuove sempre più diffuse, dal disagio profondo dei giovani e anche dei meno giovani per la mancanza di lavoro e l’assenza di prospettive, dalle fragilità inascoltate di molti anziani, dall’urgenza educativa dinanzi alla quale il mondo degli adulti sembra inerme, avvertiamo tutta la responsabilità, come Chiesa che abita e ama questo territorio, di esortare tutti all’esercizio del diritto di voto e di non lasciarsi sopraffare dal sentimento di disaffezione verso la politica, distante ed incapace.
L’astensione dal voto non è una scelta responsabile.
Avvertiamo l’urgenza di un risveglio collettivo di tutte le forze sane che possano impegnarsi in un recupero di credibilità della politica attraverso persone, competenti e coraggiose, decise e attente nel perseguire il bene comune, capaci di liberare speranze e sogni.
È tempo di responsabilità e di maturità. Lo chiede la storia e la vita della gente, dei singoli e delle famiglie, di chi scappa dalle zone di guerra e di fame, di chi è italiano e di chi è migrante.
In questo senso consideriamo irrinunciabile l’impegno civico del voto, frutto di sacrifici da parte dei padri della Repubblica e che oggi vede i giovani diciottenni come nuovi protagonisti.
Il prossimo 25 settembre, ciascuno si coinvolga andando a votare, con libertà e coscienza, per continuare con impegno il cammino di prosperità, pace e libertà del nostro Paese.
Il Consiglio Pastorale Diocesano dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto
Bari, 17/09/22