Arte e Spettacolo

DAL 26 AL 29 AGOSTO LA VALLE D’ITRIA OSPITA LA XII EDIZIONE DEL “FESTIVAL DEI SENSI”

Se amate la cultura e il paesaggio, non perdetevi il Festival dei Sensi: vi ritroverete in buona compagnia, a fine agosto, in Puglia, in una valle fresca, piena di trulli e di ulivi bellissimi. Scoprirete i motivi per cui ogni anno un pubblico numeroso e attento, proveniente da tutta Italia, sceglie questa specie di caccia al tesoro e gioca a perdersi tra le campagne della mitica Valle d’Itria, alla ricerca di luoghi belli e di incontri speciali. Il format, che ha ormai una storia consolidata, più che una rassegna si potrebbe definire uno stile: bene al riparo dai percorsi del turismo di massa, ad attendervi sotto un cielo incredibilmente stellato troverete un programma sorprendente e di qualità, con una scelta molto selezionata di conferenze, mostre, laboratori, attività fisiche, proposte per l’infanzia e altre specialità dai contenuti appositamente proposti.

Le mani” sono al centro di questa nuova edizione: simbolo di azione, contatto, umanità. Dal tocco del pianista alla cyber security, dai dipinti agli schiaffi, dalla filosofia alle borsette, passando per gli smartphone e senza dimenticare la scienza, percorrerete il tema come un sentiero di campagna, in piena libertà, senza pretese di completezza e per il solo gusto di ricrearvi. Proprio per questo, forse, quest’anno il Festival dei Sensi durerà un giorno in più: da giovedì 26 a domenica 29 agosto tra Martina Franca, Cisternino, Locorotondo, Ostuni.

Qualche anticipazione dal programma: uno dei più importanti architetti del mondo, lo svizzero Mario Botta, dialogherà con Corrado Bologna, sull’importanza del disegno a mano nell’architettura (La matita dell’architetto); Corrado Bologna è filologo, autore di libri avvincenti  e di indimenticabili programmi radiofonici: noto anche per l’ampiezza dei suoi campi di studio, proporrà, sempre nell’ambito del Festival, anche una fascinosa lezione su Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, intitolata enigmaticamente Leonardo aveva due mani.

Gian Piero Jacobelli, artefice di innumerevoli progetti culturali e mostre in Italia e all’estero, nonché direttore di MIT Technology Review (edizione italiana della rivista del MIT), rivelerà tutto il suo eclettismo parlando de L’anello, antichissimo oggetto simbolico che accompagna da sempre le nostre mani: dalla storia ai romanzi, dalla matematica alla magia.

Le mani in pasta è invece il titolo dell’incontro con Massimo Montanari, medievista celebre per gli innumerevoli libri di storia della gastronomia tradotti con grande successo in molte lingue e divenuti solida dote di ogni appassionato gastronauta (uno per tutti: Il cibo come cultura).

Gli appassionati di musica potranno incontrare Beatrice Rana, star assoluta del pianoforte eccezionalmente interpellata -sul tocco, ma anche sulla scena- dall’infallibile Alberto Spano, che ne organizzò un memorabile concerto a Bologna nel 2013. Da notare come si conoscano più di mille composizioni per pianoforte per mano sinistra, mentre quelle per mano destra sarebbero solo una decina. Anche di questo parlerà Arnaldo Benini, professore emerito di Neurochirurgia e neurologia presso l’Università di Zurigo, autore di libri e di intriganti articoli per i giornali: dei motivi tuttora misteriosi per cui la mano sinistra in presenza di forti emozioni reagisca più in fretta della destra, mentre invece per gesti informativi uomini e scimpanzé usino prevalentemente la destra. Insomma, Siamo tutti un po’ mancini.
Si potranno comunque usare entrambe le mani, quella destra chiusa e quella sinistra aperta, nel saluto tradizionale del kung fu, illustrato da Paolo Cangelosi, maestro di fama internazionale con una vita da romanzo, tra l’Italia e l’Oriente.

Il Festival dei Sensi sarà anche una preziosa occasione per capire dai racconti di un artista quale Tullio Pericoli, noto al grande pubblico per gli inconfondibili ritratti pubblicati sui maggiori quotidiani nazionali e internazionali, come nascano i dipinti, i disegni, ma anche le scene e i costumi, ma soprattutto quale ruolo giochi la mano nel mettere in relazione l’idea con il foglio e con la tela che la accoglie: con lui il geografo Franco Farinelli, a intuire le mappe dei paesaggi protagonisti della sua arte.

Dal 2009, al Festival dei Sensi gli incontri sono site-specific: unici e dal vivo, ideati per luoghi spesso privati e appositamente aperti. Innumerevoli in questi anni i luoghi aperti per la prima volta al pubblico: trulli, cave, grotte, masserie, terrazzi, vigneti, ma anche belvedere e antichi palazzi. Ricca fonte di nuove tendenze, il format ha ricevuto la Medaglia della Presidenza della Repubblica.

Fra i trulli della Valle d’Itria, a fine agosto, ci sarà anche il campione delle cyber investigazioni Umberto Rapetto, che dopo una folgorante carriera ai vertici della Guardia di Finanza, è divenuto il più ricercato consulente in materia: al pubblico del Festival spiegherà che cosa sono le impronte digitali oggi, come vengono raccolte e utilizzate e in che modo ci si possa proteggere dalle trappole quotidiane del web.

Tra storia, moda e leggenda, al Festival dei Sensi –forse- si riuscirà anche a capire per quali motivi le donne non trovino mai quello che cercano nelle loro borse, veri e propri microcosmi da cui raramente si separano. Il tentativo verrà condotto da Paola Jacobbi, docente e sceneggiatrice che scrive di spettacolo, costume e cultura per Il Venerdì di Repubblica, Grazia, Harper’s Bazaar, Marie Claire, Rolling Stone, con l’aiuto di Rossella Brescia, amatissima ballerina e attrice protagonista di tanta radio e televisione di successo.

Altro oggetto dal quale la mano contemporanea non riesce più a separarsi, titolo di una conversazione terribilmente attuale e anche terribilmente avveniristica, è lo Smartphone. Un grande esperto di mappe come il geografo Franco Farinelli e un grande esperto del rapporto tra tecnica ed estetica come il filosofo Pietro Montani, apriranno sipari inattesi sugli sviluppi e le conseguenze di uno strumento chiave del nostro mondo.

Imperdibile già dal titolo, Schiaffi, si annuncia poi l’intervento di Fulvio Abbate: lo scrittore che ha ricevuto il Premio della satira politica di Forte dei Marmi e ha fondato Teledurruti, la “TV monolocale”, reduce dal Grande Fratello, interverrà con la sua vena affilata e anticonformista in una sorprendente conversazione con Nancy Dell’Olio, ambasciatrice della Puglia nel mondo.

Tutto dal tramonto a notte fonda, spesso accompagnati dal suono delle cicale e dal profumo della mentuccia. E di mattina? Prima del mare, un’ora di pratiche metodo Feldenkreis, per migliorare lo stato fisico e l’umore, con Emanuele Enria, performer e istruttore esperto ed eclettico; di pomeriggio anche per i più piccoli, sotto i ciliegi del Conservatorio botanicoa Cisternino (600 varietà di fichi): così mentre i bambini scoprono il Feldenkreis, i grandi possono approfittare per visitare questo paradiso della biodiversità in compagnia del suo fondatore, Paolo Belloni. Chi vorrà concedersi una passeggiata nel fiabesco centro storico di Martina Franca, oltre alle deliziose paste di mandorla, troverà all’ingresso il Palazzo Ducale, con le sue Sale nobili affrescate, che ospiteranno la nuova mostra realizzata dal Festival dei Sensi in partnership con il Touring Club Italiano, intitolata Homo faber: piccole e grandi opere fatte a mano. Frutto di nuove ricerche condotte nella sezione fotografica dell’Archivio Storico del TCI, uno dei più imponenti d’Italia, l’esposizione ambisce a replicare il successo ottenuto la scorsa estate con la mostra “Puglia 1900 – 1950. Sin un inedito gioco di sguardi si potranno ammirare per la prima volta in mostra immagini mozzafiato della miglior tradizione industriale italiana -dal varo della mitica nave Rex alle scocche Pininfarina, dagli aerei costruiti artigianalmente allo zinco colato a mano negli stampi-, immagini affiancate a ritratti di attività arcaiche e anche a imprese straordinarie che oggi pare incredibile aver realizzato senza la recentissima intelligenza artificiale. Mondi diversi della conoscenza, gesti insoliti e divertenti. Una rassegna di generi e approcci accomunati da una qualità che ha segnato la storia, la cultura e il successo del nostro Paese: l’intelligenza della mano.

Se poi a Martina Franca vi inoltrerete tra i vicoli candidi e ombreggiati, la passeggiata nel centro storico più celebrato per la sua eleganza vi regalerà un’atmosfera di quiete, ideale per l’incontro con  Kazumasa Mizokami. Discendente da un’antica stirpe di ceramisti, l’artista giapponese che coniuga tutta la grazia orientale  all’astrazione moderna dell’Occidente, condurrà uno stage di manipolazione della creta in un antico e peculiare edificio, aperto appositamente per l’occasione.

Inogni caso, se a fine luglio, leggendo il programma completo del Festival dei Sensi, ci si trovasse nell’imbarazzo della scelta, l’ispirazione potrebbe arrivare con i simboli e la chiromanzia, di cui Tommaso Duranti, storico dell’Università di Bologna, tratteggerà con sapienza il meraviglioso percorso millenario.

Il programma completo del Festival, organizzato anche con il sostegno di Alce Nero, verrà pubblicato a fine luglio su www.festivaldeisensi.it

biglietti costano 4,00 euro e si possono acquistare sul posto prima di ogni evento, in prevendita a Cisternino alla libreria Mondadori (via Monte La Croce 37), a Locorotondo alla tabaccheria Cervellera (piazza V. Emanuele 1) e a Martina Franca alla edicola e tabacchi Gioiello (piazza XX Settembre 17).

Prenotazione obbligatoria solo per i laboratori e le attività fisiche (335.691.25.55): per tutti gli altri incontri non si effettuano prenotazioni. Gli incontri sono organizzati nel rispetto delle norme anti-Covid: si consiglia di arrivare sul posto con qualche minuto di anticipo.

Bari, 20/07/2021

di Redazione