Politiche Regionali

RSA E CENTRI DIURNI, ZULLO: “IL COMPORTAMENTO DELLA REGIONE PUGLIA NEI CONFRONTI DI ANZIANI E DISABILI NON AUTOSUFFICIENTI E’ INCOSTITUZIONALE”

il capogruppo di FdI consigliere regionale Ignazio Zullo
Antonio Perruggini presidente ass.ne “Welfare a Levante”

Ad una settimana esatta dal primo appuntamento di protesta questa mattina, dinanzi ai cancelli del Consiglio Regionale di Puglia, si è tenuto il secondo sit-in che ha chiamato a raccolta diverse associazioni di categoria delle RSA e dei Centri Diurni coordinati da Antonio Perruggini presidente dell’Associazione “Welfare a Levante”. Un’incontro incisivo con l’obiettivo di sollecitare l’interesse della Regione sulle criticità delle strutture aggravate dalla situazione emergenziale della pandemia.

Una delegazione è stata ricevuta dalle istituzioni regionali. L’incontro si è svolto in coincidenza della riunione di Consiglio programmata in mattinata.

“Esprimo cauta soddisfazione per le decisioni prese oggi dal Consiglio Regionale che ha approvato varie modifiche alle normative in atto che lasciano ben sperare per un dialogo sempre più proficuo” – ha commentato Perruggini alla fine dell’incontro – “la nostra intenzione è di essere collaborativi con il professor Lopalco e auspichiamo che questo cammino possa durare il più a lungo possibile”.

Meno ottimistico invece è il giudizio del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo che ha commentato denunciando disinteresse delle politiche regionali a risolvere le criticità in tempi brevi

“Le risorse pubbliche sono sempre una coperta troppo corta, ma sono anche e soprattutto frutto di scelte: la Regione Puglia fissa le sue priorità ed è evidente che fra queste non vi sono gli anziani e i disabili non autosufficienti che vengono assistiti nelle RSA e nei Centri Diurni, strutture socio-sanitarie che sono in grande affanno perché nonostante sia stato individuato il fabbisogno dei posti letto di RSA e di posti in Centri Diurni in funzione dei bisogni di assistenza residenziale e semiresidenziale degli anziani e dei disabili, la Regione non assicura la completa copertura di spesa determinando di fatto una disparità di intervento assistenziale tra cittadini pugliesi che dovrebbero costituzionalmente essere assistiti con pari dignità e pari diritti.
Invece, accade che all’interno della stessa famiglia una persona non autosufficiente o disabile accede all’assistenza fruendo della quota sanitaria corrisposta dalla Regione e paga la metà della retta mentre altri ai quali la quota sanitaria viene negata sono costretti a pagare per intero la retta.


Tutto ciò perché si determina un fabbisogno e non si copre la spesa. Una situazione del tutto immorale, in antitesi alle regole di buona amministrazione ed anche anticostituzionale.
Mi aspetto che associazioni che operano a tutela di queste persone avviino contenziosi per eccepire la costituzionalità degli atti posti in essere da Regione impregnata di tanta insensibilità affinché in Puglia tutti gli anziani non autosufficienti e i disabili godano dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria con pari dignità e pari diritti”.

Bari, 25/05/2021

di Redazione