NOICATTARO TRA I COMUNI RICICLONI DI PUGLIA PIU’VIRTUOSI: INNAMORATO RINGRAZIA I CITTADINI
Raccolta differenziata: a Noicàttaro raggiunto l’80%. Innamorato: “La contrapposizione al sistema Aro si è rivelata vincente”
“Grazie a te. Abbiamo raggiunto l’80% della raccolta differenziata”.
Da oggi sono diffusi per le strade di Noicàttaro manifesti con i quali l’amministrazione comunale ha voluto ringraziare i cittadini per il grande risultato ottenuto nel 2020 con la raccolta differenziata. Un obiettivo raggiunto grazie all’impegno della cittadinanza, ma anche alla scelta dell’amministrazione comunale di dotarsi di un piano di gestione dei rifiuti individuale che ha consentito il raggiungimento di elevati standard di raccolta differenziata e il miglioramento dei servizi per i cittadini.
“Arrivare all’80% di raccolta differenziata dimostra che la nostra opposizione al sistema Aro non è stata vana – dichiara il sindaco di Noicàttaro Raimondo Innamorato – Eravamo condannati a subire una gestione inefficiente ed esosa mentre oggi siamo nei primi posti tra i Comuni Ricicloni di Puglia e questo grazie a una battaglia cominciata ancora prima di diventare amministrazione comunale sollevando dubbi su un Piano Industriale con evidenti criticità, che avrebbe definito in modo irreversibile la gestione dei rifiuti a Noicàttaro e in altri 5 paesi limitrofi per i successivi 9 anni. Siamo diventati amministrazione comunale e abbiamo continuato ad essere gli unici oppositori del sistema Aro e della procedura di gara generata da un piano industriale scellerato e inefficiente. Abbiamo depositato esposti, fatto eccezioni nelle assemblee di ambito e siamo sempre stati contestati dalle opposizioni, ma oggi possiamo dire che avevamo ragione”.
La vicenda risale al 2016 quando, all’indomani dell’insediamento, l’amministrazione solleva dubbi sul Piano Industriale di gestione dei rifiuti allegato a un esoso bando da quasi 120 milioni di euro che presentava delle criticità evidenti: a un aumento dei costi di circa 800.000 euro annui, che si sarebbero tradotti per i cittadini in un incremento della tassa Tari, la collettività non avrebbe beneficiato di servizi migliorativi, anzi, i risultati ottenuti con la raccolta in quel momento in vigore, sarebbero addirittura regrediti.
“Ritenevamo necessario bloccare una procedura irregolare – continua il sindaco – e che non avrebbe portato adeguati vantaggi per i cittadini. Dopo un lungo braccio di ferro nelle diverse assemblee dei sindaci dell’Ambito Aro, finalmente viene avviata la procedura di riesame del provvedimento di aggiudicazione definitiva della gara e alla fine questa viene annullata. L’annullamento ci ha consentito di avviare una gestione dei rifiuti individuale e virtuosa basata sulla raccolta porta a porta. E oggi si aggiunge un ultimo tassello: con la sentenza del Consiglio di Stato è stata messa definitivamente la parola fine a una lunga battaglia legale”.
Lo scorso 26 marzo, infatti, è arrivata la sentenza con la quale il Consiglio di Stato rigetta l’ultimo ricorso delle ditte escluse dal bando Aro.
“Siamo riusciti non solo ad economizzare sui costi rispetto a quelli previsti dalla gara Aro, evitando dunque un aumento ingiusto della Tari per i nostri cittadini, ma anche a portare la percentuale di raccolta differenziata dal 39% all’82%. Ma non finisce qui. La nostra esperienza dimostra che il sistema Aro può essere superato per avviare una gestione virtuosa dei rifiuti. Oggi sarebbe necessario rivedere la legge regionale e permettere ai Comuni che non hanno ancora avviato l’appalto Aro di scegliere se optare per una gestione individuale o di ambito. Questo permetterebbe – conclude – oltre a una gestione dei rifiuti più virtuosa anche di rivedere la bollettazione della Tari, andando nella direzione di una tariffazione puntuale che finalmente consentirebbe ai cittadini virtuosi di pagare meno”.
Bari, 01/04/2021
di Redazione