FOGGIA, AEROPORTO GINO LISA: OCCORRONO MAGGIORI INVESTIMENTI, URGE CANCELLARE GLI SQUILIBRI DEGLI ULTIMI VENTI ANNI
GINO LISA,CONTRATTO PROGRAMMA AdP-ENAC: PARZIALE E INSUFFICIENTE RIEQUILIBRIO
Scarse misure e investimenti per garantire un equo sviluppo dell’aeroporto di Foggia e cancellare gli squilibri di venti anni.
Il settore aeroportuale ha registrato, nei primi sei mesi del 2024, un aumento superiore al 10% e, come detto da Di Palma al Meeting CL, rappresenta un “motore per lo sviluppo economico del Paese”.
“Quanto affermato dal responsabile ENAC è uno dei presupposti basilari che, dopo una serie di audizioni, sono riportati nella mozione, approvata all’unanimità, dal Consiglio comunale. Con tale atto l’assise ha impegnato la giunta con delineati passi operativi per dare concreta attuazione – afferma il capogruppo di IdM Pasquale Cataneo ed estensore dell’atto amministrativo – allo sviluppo dello scalo aereo sia per i voli commerciali, nazionali ed esteri, che per le funzioni di sede logistica della protezione civile regionale e per possibili attività legate al trasporto delle merci contribuendo a rafforzare la quantità e la qualità dei servizi in favore dei passeggeri e delle imprese della Capitanata e delle altre province dell’area vasta in quanto il trasporto aereo è elemento essenziale per lo sviluppo economico complessivo non solo sul versante turistico e per la destagionalizzazione.”
Altro passaggio significativo sottolineato dal presidente Di Palma, giorni fa, riguarda il ritardo nella realizzazione degli investimenti gravato dalla sua esclusione dal PNRR e perché il periodo Covid, in qualche modo, ha fatto sì che le società, le imprese non credessero a questa ripartenza, a differenza di ENAC, pronto già durante la pandemia a scommettere sulla ripresa del traffico aereo, che di fatto si sta registrando in Italia in quanto è il primo Paese che ha superato i dati pre-Covid.
“Gli investimenti previsti nei quattro aeroporti della Rete pugliese dal contratto di programma 2024-2027 AdP-ENAC sulla scia del piano dell’Ente nazionale, come riportano i media, sono pari a 218,5 mln di € così suddivisi: 30%BA, 25%BR, 23%TA e 22%FG – puntualizza Cataneo esperto di trasporti– ma, a mio modesto avviso, rappresentano solo un primo passo per un reale riequilibrio. Ciò in considerazione dell’incredibile sbilanciamento nella precedente ripartizione delle risorse (oltre 500 mln € nel periodo 2000-2015) per gli scali pugliesi con le seguenti percentuali di ripartizione: 49%BA, 23%BR, 23%TA e solo il 5% FG (peraltro speso per la rete eliportuale e solo recentemente con l’allungamento della pista) ed è stato ben illustrato alla Regione Puglia in consiglio comunale a Foggia in data 09/10/2017 come riporta la delibera n. 79. Pertanto, vanno analizzati i singoli masterplan e il Contratto di programma AdP-ENAC per i quattro aeroporti pugliesi, verificati gli interventi previsti e, successivamente, con una necessaria ed urgente azione politica per sollecitare l’Assemblea degli azionisti e il CdA ad un reale riequilibrio tra gli scali sia di investimenti (per esempio sull’intermodalità, innovazione e adeguamento tecnologico e ambientale, ecc.) che di prospettive di crescita del traffico aeroportuale (pax, cargo prot. civile), nazionale ed estero, in quanto cosi si sviluppano territori circostanti e citando il presidente Di Palma – chiosa il consigliere comunale foggiano – anche a Foggia sappiamo che “il trasporto aereo è, in definitiva, un ponte immateriale tra diverse culture e quindi oltre a una idea di business determina anche l’idea della conoscenza tra diversi popoli superando le diffidenze”. Restiamo in attesa della ripubblicazione ad horas della mozione approvata sull’albo pretorio del Comune.”
Italia del Meridione Foggia
Foggia, 28/08/24
di Redazione