RSA E CENTRI DIURNI PRESTO AL COLLASSO SE LA REGIONE CONTINUA AD IGNORARE IL GRIDO DI ALLARME: ANTONIO PERRUGGINI DI WELFARE A LEVANTE LANCIA ENNESIMO ACCORATO APPELLO ALLE ISTITUZIONI
“Non c’è variante che tenga o incremento dei contagi in grado di sensibilizzare la Regione Puglia sulle difficoltà delle RSA e dei Centri Diurni della Puglia. Passano i mesi e gli anni in un silenzio assordante figlio di una disattenzione che imbarazza per la sua costante distanza da un settore invece fondamentale per la tenuta dell’intero sistema di assistenza che riguarda oltre 400 strutture, migliaia di dipendenti con occupazione stabile e altrettanti pazienti a cui vengono assicurate comunque protezione e cure qualificate, ma solo grazie all’impegno in solitudine dei gestori.
Neppure un tampone antigenico e neppure una mascherina vengono assicurate alle RSA e ai Centri Diurni dalla Protezione Civile mentre tutte le norme approvate che dovevano sostenere il settore restano sulla carta, virtuali, bistrattate addirittura dai Direttori Generali delle Asl che invece di adempiere alle decisioni della Giunta Regionale vanno per la loro strada, ognuno per la sua, come una nave senza timone.
Dopo le dimissioni (molto significative) del prof. Lopalco, l’Assessorato è senza una guida e così il settore più importante dell’azione di governo regionale che riguarda l’82% del bilancio resta in balia di una gestione non più tollerabile.
Le RSA assistono la parte più fragile della popolazione e hanno il diritto di essere sostenute così come hanno l’obbligo di assicurare assistenza di qualità, ma non possono farlo in solitudine.
Questo andazzo deve finire!
Il Governatore Emiliano deve dire pubblicamente una volta per tutte cosa vuole fare delle RSA e dei Centri Diurni, perché non vengono attuate le convenzioni tra Asl e RSA per la fornitura a costo zero degli infermieri, perché tardano le verifiche per gli accreditamenti con la richiesta di documenti così numerosi manco riguardassero l’autorizzazione di una centrale nucleare (quando basterebbe richiedere delle autocertificazioni), e spiegare i motivi per cui non consente l’attivazione di una Task Force permanente oppure, come ha proposto Welfare a Levante, la costituzione di una “Azienda Zero” dedicata al settore.Sono soluzioni senza costi e non vogliamo pensare che proprio per questo non vengono considerate. È il tempo della rivisitazione del sistema, della valorizzazione delle competenze, dell’obbligo di utilizzare le risorse del PNRR in favore del settore socio sanitario anche con l’organizzazione dell’Assistenza Domiciliare proprio da parte delle RSA come annunciato dalla Regione stessa ma anche questa è rimasta una ipotesi. Emiliano faccia sentire la sua voce, nomini un Assessore e metta ordine in un settore a cui serve una strategia e la competenza per attuarla. Se vuole, noi ce l’abbiamo e la proponiamo da sempre ma senza ricevere risposta“.
Bari, 14/01/22
di Redazione