Economia e Lavoro

MASSIMA SOLIDARIETA’ NEI CONFRONTI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DELLA SOCIETA’ NOVA APULIA MA I LICENZIAMENTI NON DIPENDONO DAL MArTA.

La Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto fa chiarezza in merito alla vertenza e risponde alle accuse infondate che le sono state rivolte

La Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA, Eva Degl’Innocenti, esprime la massima solidarietà nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della società Nova Apulia per la difficile situazione che si trovano a dover affrontare in Puglia, come già sostenuto a più riprese.
È necessario, tuttavia, precisare che le accuse mosse alla Direzione del MArTA – in primis quella di non aver ricercato soluzioni idonee a salvaguardare i livelli occupazionali dei lavoratori della società Nova Apulia presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – sono del tutto infondate.
La Direttrice Degl’Innocenti, infatti, ribadisce di aver verificato – interfacciandosi con le diverse istituzioni coinvolte – la possibilità di prorogare la concessione per i servizi aggiuntivi, constatando tuttavia l’impossibilità di una ulteriore proroga che sarebbe stata quindi in contrasto con le disposizioni di legge.
A ciò si aggiunga, inoltre, che il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, durante il periodo di chiusura dei musei imposti dai provvedimenti governativi adottati per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso, ha fatto ricorso all’istituto della sospensione del rapporto di concessione al fine di garantirne la ripresa al termine dei periodi di chiusura. Dopodiché è stato avviato un contenzioso giudiziario contro l’Amministrazione da parte del concessionario Nova Apulia che, sulla base di pretese infondate, ha deciso unilateralmente di risolvere il rapporto contrattuale.

Al riguardo si ritiene poi doveroso evidenziare come, proprio al fine di ricercare soluzioni idonee alla salvaguardia dei livelli occupazionali, pur non essendo di propria competenza, la Direttrice si è personalmente attivata affinché la Stazione Appaltante applicasse la clausola di salvaguardia, facendosi portavoce presso il Ministero competente e presso la Consip dell’importanza di mantenimento in servizio delle quattro unità lavorative.

Infine, in merito all’ulteriore accusa mossa alla Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Taranto di aver riaperto il Museo di Taranto prevedendo ingressi gratuiti e l’utilizzo di un’app di prenotazione, deve riscontrarsi che anch’essa è totalmente priva di fondamento: il Museo Archeologico Nazionale di Taranto non ha attivato un’app sulla propria piattaforma digitale, ma un sistema di prenotazione ed acquisto di biglietti e-ticketing da tempo necessario ed atto a migliorare la fruizione del Museo da parte del pubblico. Un sistema che, peraltro, è stato realizzato in esecuzione del progetto “Il museo MArTA 3.0” mirato a conseguire quella digitalizzazione della P.A. a cui tutte le Amministrazioni devono tendere, oltre che motivato dall’ulteriore necessità di contingentare gli ingressi a causa dell’emergenza pandemica in atto, non avendo quindi connessione alcuna con la conclusione del contratto con la società Nova Apulia.


Premesse queste precisazioni, ritenute fondamentali, la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl’Innocenti, torna dunque ad esprimere la propria solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di Nova Apulia, riconfermando, come più volte dimostrato, l’impegno costante alla risoluzione delle problematiche in essere per quanto di propria competenza.

Taranto, 26/05/2021

di Redazione