ULTIMO SEMINARIO DI FORMAZIONE DEL PROGETTO DI PUGLIAPROMOZIONE CON L’ASSESSORE MASSIMO BRAY E LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE LOREDANA CAPONE
Un viaggio nella Memoria, attraverso i fenomeni storici che hanno caratterizzato la Puglia nel secolo scorso: Antifascismo, Resistenza ed Emigrazione. E quanto realizza la mappa della Memoria scaturita da un progetto dell’Agenzia Pugliapromozione che rientra nelle azioni del Piano strategico del Turismo Puglia365 – Indirizzi per la definizione del progetto Turismo delle radici e della Memoria”, approvato dalla Giunta regionale nel dicembre 2018. Pugliapromozione, a seguito di un avviso pubblicato nel 2019, ha affidato all’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (IPSAIC) lo studio e la ricerca per definire e divulgare itinerari turistico culturali incentrati sui luoghi di origine delle grandi migrazioni pugliesi del Novecento e della Resistenza in Puglia, rivolti a specifici target turistici, fra cui il turismo scolastico in particolare.
Oggi si è tenuto l’ultimo incontro del corso di formazione “L’ Italia in guerra. La Puglia e il fronte Adriatico. Luoghi della memoria 1940 – 2020”, organizzato dall’ Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, destinato in particolare alla platea delle scuole. Al talk sono intervenuti, tra gli altri, Massimo Bray, Assessore regionale alla Cultura, la Presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone e il Professor Vito Antonio Liuzzi, Direttore dell’ IPSAIC. Durante l’incontro sono stati presentati i percorsi “Dall’ Antifascismo alla Resistenza”, realizzati dall’ istituto per il progetto di ricerca realizzato con Pugliapromozione.
“Studiare, approfondire e farci portatori dei valori che hanno mosso una generazione di italiani che, in un momento così difficile, ha scelto di stare dalla parte della libertà, della democrazia e dei diritti, è la scommessa più bella e importante che ciascuno di noi, nel proprio ruolo, ha davanti a sé. Questa storia ha dato in mano ai suoi figli, a tutti noi, la Carta Costituzionale, fondamenta del nostro patto civico.
Il focus di oggi sui “Luoghi della Memoria in Puglia” è uno sforzo di studio ancora più importante perché ci aiuta a riscoprire come in quegli anni, da questa parte del Paese, nel Sud della nostra Italia, troppo spesso figlio di una narrazione che non rispecchia la realtà, si sia vissuto, al pari delle altre parti d’Italia, lo sforzo della Resistenza. Un percorso che offrirà la possibilità di guardare alcuni luoghi simbolici delle nostre città, con occhi nuovi – ha commentato la Presidente Loredana Capone – Un’operazione culturale straordinaria che consentirà di guardare al nostro Sud con il rinnovato orgoglio di chi ha saputo trovare le energie migliori per combattere in tempi difficili usando al meglio tutte le giovani energie, legrandi competenze e l’organizzazione che, oggi, ci fanno vivere in un sistema democratico con la forza dello stato di diritto”.
“L’ appuntamento, odierno, mi sembra particolarmente significativo per diverse ragioni. In primo luogo per l’approfondimento, che si propone, delle vicende che durante la fase lunga e drammatica della seconda guerra mondiale hanno interessato la nostra terra, teatro di episodi di grande rilevanza da un punto di vista storico e che meriterebbero, a mio avviso, maggiori occasioni di approfondimento e studio, anche per quanto riguarda gli aspetti legati all’importanza strategica che la nostra regione, con la sua posizione centrale nelle rotte mediterranee e con le infrastrutture portuali e aeroportuali presenti sul suo territorio, ricopriva nello scacchiere militare dell’epoca – ha detto l’Assessore Massimo Bray – Centralità tristemente sottolineata, ad esempio, dal bombardamento tedesco di Bari e del suo porto da parte della Luftwaffe del 2 dicembre 1943 e da quelli, ripetuti, di Foggia dell’estate dello stesso anno.
La Puglia, però – e questo è un secondo motivo di interesse – è stata, oltre che scenario di fondamentali vicende belliche, anche culla di una storia di resistenza antifascista, intellettuale e praticata, che credo sia particolarmente interessante e merito ricordare. In questo ambito, il lavoro svolto dall’Ipsiac, con il ciclo di iniziative sull’antifascismo e la resistenza in Puglia di cui è promotore, è assai prezioso.
Da sempre credo nell’importanza di preservare e valorizzare i luoghi della memoria. E allora, particolarmente significativi mi sembrano i “percorsi” di cui oggi discutiamo sui luoghi della memoria antifascista in Puglia. Che si tratti del carcere di Turi, luogo di detenzione di Antonio Gramsci e Sandro Pertini, dei campi di concentramento che sono stati sparsi su tutto il territorio della nostra regione, dei luoghi delle stragi naziste del nord barese, della Murgia e del sud della Capitanata, del Teatro Piccinni, sede del Congresso di Bari dei Comitati di Liberazione nazionale del 28 e 29 gennaio 1944, oppure, infine, dei campi profughi dove, in provincia di Lecce, furono accolti i civili scampati alla violenza nazista, questi luoghi chiamano ora in causa noi, cittadini impegnati nel tenerne vivo il ricordo, chiamati a prendercene cura, a valorizzarne la funzione di testimonianza, a conservare e tramandare i valori che incarnano attraverso lo studio, la tutela e, soprattutto, l’esercizio continuo dei valori dell’antifascismo nella nostra pratica democratica quotidiana”.
La costruzione di una Mappa della Memoria nel progetto di Pugliapromozione è alla base di un “viaggio del ricordo” per il quale la Puglia ha puntato su una offerta turistica strutturata ad hoc, che ha la sua rilevanza per la crescita dell’incoming, muovendo dal turismo scolastico e dalla valorizzazione dei luoghi di interesse storico culturale interessati dalle grandi migrazioni dei cittadini pugliesi e dalla Resistenza in Puglia. Cinque gli itinerari del progetto realizzato con IPSAIC: Bari e la Resistenza (Teatro Piccinni, simbolo della resistenza culturale al regime fascista sotto la guida di Benedetto Croce e sede del Congresso del CLN, Libreria Laterza, Monumento ai Caduti del 28 luglio 1943, Resistenza al porto, Radio Bari e Palazzo delle Poste, campo di Torre Tresca, sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare), La Murgia dei Trulli. Dalle violenze del fascismo ai campi di concentramento (Conversano, Turi, Alberobello, Gioia del Colle), Dalla Terra di Bari all’alta Murgia: L’occupazione nazista (Barletta – Murgetta Rossi e Bitritto – Altamura – Gravina), Monti Dauni e Gargano. Le violenze della wehrmacht dopo l’8 agosto 1943 (Valle Cannella – Ascoli Satriano – Candela – Monteleone di Puglia e Manfredonia- Vieste – Isole Tremiti), Il Basso Salento (Santa Maria di Leuca, Santa Cesarea, Tricase e Santa Maria di Leuca-Santa Maria al Bagno).
Bari, 22/04/2021
di Redazione