ARCELOR MITTAL E LE CONSEGUENZE DELLA FICTION TV, CASTRONOVI: “L’AZIENDA SI CONCENTRI SULLA REALTA’ IN CUI VERSANO I LAVORATORI”
Alcuni operai dell’ex Ilva di Taranto rischiano il licenziamento per avere invitato a guardare la serie tv “Svegliati amore mio”. La fiction di Canale5, diretta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo e interpretata da Sabrina Ferilli, Ettore Bassi e Francesco Arca, punta i riflettori sul dramma dell’inquinamento ambientale prodotto dai veleni emessi dalle industrie. Pronta la reazione del sindacato e dei registi della serie. ArcelorMittal, attraverso il responsabile delle Risorse Umane, Arturo Ferruccio, ha richiesto la sospensione immediata degli operai perché venuto meno il rapporto di fiducia tra il lavoratore e l’azienda.
Immediata la reazione dell’assessore all’Ambiente del Comune di Taranto di cui riportiamo commento.
“Pur avendo alle spalle una lunga esperienza sindacale nel siderurgico come Rls e rappresentante nel comitato aziendale europeo, non riesco a ricordare un episodio così grave.
ArcelorMittal riesce sempre a stupirci.
Mi riferisco alle contestazioni disciplinari ai danni di lavoratori di ArcelorMittal, rei di aver condiviso sui profili social personali post a favore della fiction di Canale 5 “Svegliati Amore mio!” in cui ci sono riferimenti ai danni che l’inquinamento di un impianto siderurgico può arrecare alla salute dei cittadini.
ArcelorMittal è riuscita a calpestare il sacrosanto diritto di ogni persona, lavoratore e non, a manifestare il proprio pensiero che è un diritto sancito dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
In più, la Costituzione italiana all’articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
In quel “tutti” ci sono anche i lavoratori di ArcelorMittal.
Questa amministrazione sarà al fianco dei lavoratori vessati appoggiando ogni iniziativa in loro difesa e invita l’azienda a concentrarsi sulla realtà in cui versano i suoi lavoratori, piuttosto che sulle fiction.
I vertici di ArcelorMittal pensassero piuttosto ad ascoltare i lavoratori e una città intera che da anni chiedono rispetto, pensassero piuttosto a non ricattare un paese intero intimando a Invitalia di procedere con l’accordo del 10 dicembre, sottoscrivendo e versando un aumento di capitale di euro 400 milioni di euro.
Colgo anche l’occasione di ricordare a Invitalia, e al commissario Arcuri dal quale oggi la mia direzione Ambiente ha ricevuto solo dinieghi, che è una agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia. Quindi dovrebbe tutelare l’economia italiana, non gli interessi della multinazionale franco-inglese ArcelorMittal.”
Paolo Castronovi Assessore all’Ambiente Comune di Taranto
Taranto, 03/04/2021
di Redazione