ARPAL, FDI: LA SCELTA DEL DG, UN MESSAGGIO DEVASTANTE PER I GIOVANI, MEGLIO FARE POLITICA CHE STUDIARE E LAUREARSI. IN PUGLIA NON VINCE LA MERITOCRAZIA!
Il sit-in organizzato questa mattina davanti all’ingresso del Consiglio regionale pugliese precede i contenuti della mozione che il gruppo consiliare di FDI presenterà nella seduta di Consiglio di domani. La questione irrisolta della nomina del nuovo direttore generale dell’Arpal Puglia è uno dei cavalli di battaglia che il combattivo gruppo dell’opposizione porta avanti con determinazione. Viste le restrittive norme Covid che impediscono ai giornalisti di essere presenti in aula durante le sedute e quindi di seguire il dibattito nella sua complessità, questa mattina sono state anticipate alla stampa documentazioni esaustive dell’irregolarità denunciata dal gruppo, consistente principalmente nei curricula presentati da candidati idonei per quel famoso incarico che si è risolto con la nomina di Massimo Cassano.
Di seguito la nota stampa del gruppo di FDI
“Quale messaggio viene dato ai giovani pugliesi se la Regione Puglia e chi ha rivestito importati ruoli accademici, come l’ex rettore dell’Università di Lecce, Domenico Laforgia, nella scelta di un ‘tecnico’ (direttore generale di un’importante agenzia regionale) danno più peso ai voti che si portano durante le elezioni piuttosto che ai curricula? Che in Puglia non vale la pena studiare, meglio accasarsi con il potente di turno, crescere politicamente e così fare una fulminante carriera., buttando alle ortiche la parola più usurata dalla sinistra: meritocrazia.
“Per questo la nostra battaglia prima sull’ex commissario (nomina illegittima) e poi sul direttore generale dell’Arpal non è contro la persona, ma per un principio. Non si possono fare avvisi pubblici per la scelta di un direttore generale e poi fare una selezione politica e non meritocratica. E’ appunto una questione di principio, un dovere morale che avvertiamo nei confronti dei giovani pugliesi che devono credere nel loro futuro studiando e migliorando professionalmente loro stessi, e non devono invece sentirsi obbligati a essere portatori di voti per accedere alla Pubblica Amministrazione al servizio del potente di turno.
“In questa vicenda c’è poi un altro aspetto da rimarcare, forse anche più grave: l’avviso pubblico è stato solo per titoli (senza colloquio), e il direttore di dipartimento, il prof. Laforgia, non ha insediato nessuna commissione esaminatrice per la scelta della terna, ma ha avocato a sé la scelta. Ora sicuramente il prof. Laforgia, nella qualità più di rettore che di dirigente di dipartimento regionale, avrà esaminato centinaia e centinaia di laureandi e siamo certi che avrà fatto scelte più meritocratiche di quelle che ha fatto per la terna dell’Arpal.
“Per questo motivo, convinti come siamo che non ci sia un solo consigliere regionale che non condivida i principi della nostra battaglia, auspichiamo la convergenza in Consiglio regionale sulla nostra mozione, che verrà discussa domani, 9 marzo, e che prevede la revoca in autotutela della delibera n. 2070 del 15/12/2020 (avente ad oggetto: ‘Nomina del Direttore Generale dell’agenzia regionale per le politiche del lavoro – ARPAL’)”.
Bari, 8 marzo 2021
di Redazione